Dropshipping: cos’é?
Avviare un’attività online con pochi costi: questa è la formula che sta alla base della vendita di prodotti tramite il dropshipping business. Il termine “dropshipping” letteralmente significa “scaricare la consegna”. Ma in maniera figurata significa non occuparsi della consegna, ed indica appunto uno dei metodi più semplici ed economici per aprire una proprio business di e commerce senza magazzino.
Con questo sistema, infatti, non occorre effettuare grandi investimenti iniziali per acquistare la merce che poi si desidera vendere. Basta solo essere bravi a saper sfruttare le potenzialità di un sistema all’apparenza semplicissimo, ma che necessita alcuni stratagemmi di marketing digitale per poterlo rendere un vero business di successo.
Non mancano, infatti, le criticità, che è bene conoscere per non farsi trovare impreparati. Essendo un sistema di vendita online che non richiede un magazzino , permette al venditore di appoggiarsi direttamente al fornitore per lo stoccaggio, la vendita e la gestione post vendita.
Gli articoli, dunque, non sono posseduti concretamente dal venditore, ma vengono proposti agli acquirenti facendo da tramite tra il pubblico e il fornitore. Questo è possibile ovviamente perché alla base c’è un accordo commerciale tra venditore (talvolta definito “dropshipper”) e fornitore primario, in un’ottica di mutuo vantaggio.
Il dropshipping è iniziato molto prima dell’avvento del digitale. Alcuni fanno risalire la nascita di questo modello di vendita agli anni ’60/’70 quando si iniziò a diffondere in maniera importante la vendita per corrispondenza. Negli anni si è solo evoluto e semplificato grazie alle nuove tecnologie. Nei mesi del lockdown il dropshipping digitale ha visto aumenti vertiginosi, arrivando a fatturati miliardari e sembra che l’ascesa non abbia intenzione di arrestarsi.
Come iniziare a fare dropshipping e quali sono i migliori siti per dropshipping?
Bisogna dire innanzitutto che tutti i principali siti di ecommerce, con Amazon e Aliexpress in testa, offrono questo servizio. Mentre esistono alcune piattaforme come Shopify, nate proprio per offrire esclusivamente tutti i servizi per fare questo tipo di vendita.
Il venditore è libero di scegliere:
- il target di utenti a cui rivolgersi;
- gli articoli da proporre;
- i paesi su cui puntare nel corso del tempo.
Inoltre, non essendo costretto a possedere la merce in casa, può tranquillamente evitare di gestire problematiche logistiche legate a magazzino, acquisto-consegna prodotti, ecc.
Il produttore, invece, che spesso non ha strumenti, voglia e/o tempo di portare online la propria attività commerciale, quando trova qualcuno pronto a sponsorizzare al suo posto gli articoli realizzati, ha la possibilità di aumentare le vendite, senza dover perdere tempo a presentare il prodotto per farlo conoscere e apprezzare dal pubblico.
In definitiva, perciò, al venditore non resta che focalizzarsi sul marketing relativo ai prodotti presenti sull’ecommerce; una volta che gli ordini cominciano ad arrivare, il suo compito è quello di ordinare la merce acquistata dai suoi clienti presso un fornitore. Provvederà poi quest’ultimo ad inviare i prodotti al cliente iniziale.
Ma quali sono i vantaggi per il venditore e quelli per il fornitore? Il principale vantaggio per il venditore è quello di creare un’attività di vendita, anche potenzialmente molto remunerativa, senza necessità di investire capitali ingenti per acquisto dei prodotti, logistica, ecc.
Come vendere in dropshipping
Il venditore non dovrà disporre di un magazzino per i prodotti; e spesso non avrà nemmeno necessità di assumere dipendenti e collaboratori.
Anche per il fornitore però esistono dei vantaggi da questo tipo di vendita. Egli potrà infatti aumentare il proprio giro di affari, beneficiando di una maggiore capillarità di penetrazione commerciale, prevalentemente online, a condizioni davvero competitive e senza dover fare costosi investimenti in pubblicità e marketing. Il venditore si occuperà di questo per lui.
I rischi e le difficoltà però non mancano in questa attività e sono quasi tutti dalla parte del venditore, che deve far fronte ad una grande concorrenza, alla scelta del miglior e più affidabile fornitore e alla difficoltà nel promuovere un prodotto per cercare di venderne in quantità elevate, perché le commissioni sono piuttosto basse e si aggirano sul 5%/10% del valore della merce venduta.
Ecco perché occorre avere in mano la competenza e la conoscenza nel marketing digitale per poter essere competitivi. Per conoscere tutti i segreti del dropshipping online e gli strumenti di digital marketing necessari per i lavori del futuro unisciti alla community Salmoneta.
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